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Abstract: Sette antipasti, dieci primi, otto secondi, un paio di "varie" e un dolce. Così, sfogliando le pagine di questo ricettario, avrete, interpretati da un manipolo di grandi cuochi italiani, uno scampolo di cucina tricolore. Come ingredienti, come accompagnamento ad uno dei formaggi simbolo dell'italico mangiare, ogni tipo di cose: dalle umili zucchine, all'aglio saporoso e modesto, alla sapidità del salame, dalla curiosità di anguilline succulente alla storia raccontata dall'aceto balsami ...; [Read more...] Sette antipasti, dieci primi, otto secondi, un paio di "varie" e un dolce. Così, sfogliando le pagine di questo ricettario, avrete, interpretati da un manipolo di grandi cuochi italiani, uno scampolo di cucina tricolore. Come ingredienti, come accompagnamento ad uno dei formaggi simbolo dell'italico mangiare, ogni tipo di cose: dalle umili zucchine, all'aglio saporoso e modesto, alla sapidità del salame, dalla curiosità di anguilline succulente alla storia raccontata dall'aceto balsamico. Salta fuori da queste tavole uno spaccato del mangiare italiano, fatto di cose buone, ricercatezze e curiosità umili e grandi.

Abstract: La valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche e di qualità è certamente uno dei principali obiettivi della Regione per ciò che concerne le politiche a favore del settore, anche in ragione della specifica vocazione del territorio veneto e della capacità professionale dei suoi operatori.

Abstract: Italian brands are known to create some of the most premium, sought-after products in the world. Learn to compete in the modern marketplace using the proven business principles that Italian brands have been employing for generations.

While it is no secret that Italians create superior products that both withstand the threat of ongoing competition and stand the test of time, the specific business principles that have led to such tried and tested successes are shrouded in secrecy, unt ...; [Read more...] Italian brands are known to create some of the most premium, sought-after products in the world. Learn to compete in the modern marketplace using the proven business principles that Italian brands have been employing for generations.

While it is no secret that Italians create superior products that both withstand the threat of ongoing competition and stand the test of time, the specific business principles that have led to such tried and tested successes are shrouded in secrecy, until now.

Businessman Riccard Illy details personal experiences using these Italian business standards to run his family’s world-renowned coffee company for generations. Through the age of intense competition from Starbucks and Coffee Bean, the Illy empire has remained at the top of the coffee industry simply by employing key Italian business principles and values.

Abstract: Nom Wah Tea Parlor isn’t simply the story of dumplings, though there are many folds to it. It isn’t the story of bao, though there is much filling. It’s not just the story of dim sum, although there are scores and scores of recipes. It’s the story of a community of Chinese immigrants who struggled, flourished, cooked, and ate with abandon in New York City. It’s a journey that begins in Toishan, runs through Hong Kong, and ends up tucked into the corner of a street once called The Blood ...; [Read more...] Nom Wah Tea Parlor isn’t simply the story of dumplings, though there are many folds to it. It isn’t the story of bao, though there is much filling. It’s not just the story of dim sum, although there are scores and scores of recipes. It’s the story of a community of Chinese immigrants who struggled, flourished, cooked, and ate with abandon in New York City. It’s a journey that begins in Toishan, runs through Hong Kong, and ends up tucked into the corner of a street once called The Bloody Angle.
In this book, Nom Wah’s owner, Wilson Tang, takes us into the hardworking kitchen of Nom Wah and emerges with 75 easy-to-make recipes: from bao to vegetables, noodles to desserts, cakes, rice rolls, chef’s specials, dumplings, and more.

Abstract: Nella cucina di Giuseppe Costa ci sono il mare, la terra e la sua Sicilia: una regione che è un crogiolo di culture e di storia. Ecco perché il libro è stato diviso in quattro capitoli ai quali si è voluto ricondurre le principali influenze, quella greca, spagnola, normanna e saracena che hanno lasciato la loro impronta sull’arte e le usanze, ma anche nel cibo. 30 piatti con la loro storia e il loro vissuto in cucina e sulla tavola del suo ristorante Il Bavaglino: a Terrasini, prima ch ...; [Read more...] Nella cucina di Giuseppe Costa ci sono il mare, la terra e la sua Sicilia: una regione che è un crogiolo di culture e di storia. Ecco perché il libro è stato diviso in quattro capitoli ai quali si è voluto ricondurre le principali influenze, quella greca, spagnola, normanna e saracena che hanno lasciato la loro impronta sull’arte e le usanze, ma anche nel cibo. 30 piatti con la loro storia e il loro vissuto in cucina e sulla tavola del suo ristorante Il Bavaglino: a Terrasini, prima che a Palermo, il suo menu è un pezzo di Sicilia, si nutre dei profumi e dei colori del territorio oltre a regalare tutte le emozioni che l’isola racchiude.

Con la prefazione di Oscar Farinetti, patron di Eataly, Sicilia d’A-mare, omaggio a uno dei suoi piatti cult, è un racconto di vita e di sapori siciliani, di ieri, di oggi e di domani.

Abstract: Italy’s Native Wine Grape Terroirs is the definitive reference book on the myriad crus and the grand cru wine production areas of Italy’s native wine grapes. Ian D’Agata’s approach to discussing wine, both scientific and discursive, provides an easy-to-read, enjoyable guide to Italy’s best terroirs. Descriptions are enriched with geologic data, biotype and clonal information, producer anecdotes and interviews, and facts and figures compiled over fifteen years of research devoted to win ...; [Read more...] Italy’s Native Wine Grape Terroirs is the definitive reference book on the myriad crus and the grand cru wine production areas of Italy’s native wine grapes. Ian D’Agata’s approach to discussing wine, both scientific and discursive, provides an easy-to-read, enjoyable guide to Italy’s best terroirs. Descriptions are enriched with geologic data, biotype and clonal information, producer anecdotes and interviews, and facts and figures compiled over fifteen years of research devoted to wine terroirs. In-depth analysis is provided for the terroirs that produce both the well-known wines (Barolo, Chianti Classico, Brunello di Montalcino) and those not as well-known (Grignolino d’Asti, Friuli Colli Orientali Picolit, Ischia).

Abstract: "Mi sorprendo sempre nel constatare quanta poca attenzione riserviamo al valore e alla qualità degli alimenti, quanto poco tempo dedichiamo a comprendere ciò che ci nutre, ci tiene in vita e influisce sulla qualità della nostra stessa esistenza". Lorenzo Rizzieri, titolare della macelleria Fratelli Rizzieri di Focomorto, nel Ferrarese, da anni si impegna per promuovere un approccio etico al consumo di carne. Forte degli insegnamenti del padre e del nonno, applica i criteri del passato, ...; [Read more...] "Mi sorprendo sempre nel constatare quanta poca attenzione riserviamo al valore e alla qualità degli alimenti, quanto poco tempo dedichiamo a comprendere ciò che ci nutre, ci tiene in vita e influisce sulla qualità della nostra stessa esistenza". Lorenzo Rizzieri, titolare della macelleria Fratelli Rizzieri di Focomorto, nel Ferrarese, da anni si impegna per promuovere un approccio etico al consumo di carne. Forte degli insegnamenti del padre e del nonno, applica i criteri del passato, quando la natura era considerata una guida. Lavora a stretto contatto con gli allevatori di cui condivide princìpi imprescindibili: rispetto per la natura, massima attenzione al benessere degli animali e assenza totale di conservanti chimici nei prodotti derivati. Da cinquant'anni ci hanno abituati ad avere a disposizione ogni sorta di cibo in qualunque stagione, impoverendo i terreni e trattando gli animali come automi anziché esseri senzienti, ma oggi c'è chi, come Lorenzo, lotta per invertire la rotta. Solo riacquistando consapevolezza del lavoro, della fatica, dell'energia necessari per ottenere ogni singolo prodotto, il consumatore diventerà partecipe di un circolo virtuoso.

Abstract: 800 ricette per un classico della gastronomia italiana riproposto in edizione integrale. Intramontabile, ricco di idee e indicazioni coglie in maniera moderna suggestioni attuali come il consumo consapevole e il rispetto per il cibo. Nel libro troverete, ad esempio, almeno cento modi di ricucinare la carne bollita, alcuni economici, altri ricchi e costosi, ma mai si butta la preziosa materia prima.

Abstract: Il "Cibo ideale" non è un libro di cucina, una guida al mangiare sano, una raccolta di ricette o forse è tutto questo. Nato dall'idea di completare il lavoro di Francesca Pirozzi che dal suo letto di ospedale stava scrivendo la tesi sull'alimentazione nei pazienti in chemioterapia, si è via via arricchito di spunti e contributi "utili" a tutti nell'approccio quotidiano con il cibo. Esperti, nutrizionisti e chef raccontano, ognuno dal proprio punto di vista professionale, come e cosa ma ...; [Read more...] Il "Cibo ideale" non è un libro di cucina, una guida al mangiare sano, una raccolta di ricette o forse è tutto questo. Nato dall'idea di completare il lavoro di Francesca Pirozzi che dal suo letto di ospedale stava scrivendo la tesi sull'alimentazione nei pazienti in chemioterapia, si è via via arricchito di spunti e contributi "utili" a tutti nell'approccio quotidiano con il cibo. Esperti, nutrizionisti e chef raccontano, ognuno dal proprio punto di vista professionale, come e cosa mangiare per lasciare al cibo quel ruolo fondamentale per la vita di tutti. Cosa vuol dire mangiare sano oggi? L'alimentazione è ancora solo nutrimento? Da cosa dipenderà la ristorazione del futuro? Sono alcune delle domande alle quali hanno dato risposte, raccontato esperienze, fornito consigli e ricette: il Prof. Giorgio Calabrese, il Dott. Luca Imperatori, gli chef Nadia Santini, Mauro Uliassi, Massimiliano Alajmo, Riccardo Camanini, Pietro Leemann e Paolo Simioni.

Abstract: In Creole Italian, Justin A. Nystrom explores the influence Sicilian immigrants have had on New Orleans foodways. His culinary journey follows these immigrants from their first impressions on Louisiana food culture in the mid-1830s and along their path until the 1970s. Each chapter touches on events that involved Sicilian immigrants and the relevancy of their lives and impact on New Orleans. Sicilian immigrants cut sugarcane, sold groceries, ran truck farms, operated bars and restauran ...; [Read more...] In Creole Italian, Justin A. Nystrom explores the influence Sicilian immigrants have had on New Orleans foodways. His culinary journey follows these immigrants from their first impressions on Louisiana food culture in the mid-1830s and along their path until the 1970s. Each chapter touches on events that involved Sicilian immigrants and the relevancy of their lives and impact on New Orleans. Sicilian immigrants cut sugarcane, sold groceries, ran truck farms, operated bars and restaurants, and manufactured pasta. Citing these cultural confluences, Nystrom posits that the significance of Sicilian influence on New Orleans foodways traditionally has been undervalued and instead should be included, along with African, French, and Spanish cuisine, in the broad definition of “creole.”